Le strutture di acciaio hanno una certa vulnerabilità quando esposte all’incendio dovuta alla loro alta conducibilità termica. Permette un rapido trasferimento di calore dalle sezioni più esterne a quelle più interne, ma, soprattutto, a causa della perdita di alcune loro importanti caratteristiche meccaniche. In particolare la tensione di snervamento si riduce in modo importante già a partire da 400°C, mentre a circa 600°C risulta praticamente dimezzata. Infine una delle caratteristiche fondamentali dell’acciaio da carpenteria, cioè la sua leggerezza rispetto ad altri materiali da costruzione (proprietà che ne ha decretato il notevole successo soprattutto negli edifici industriali e negli alti fabbricati), agisce a sfavore in caso di incendio, poiché comporta un incremento di temperatura molto rapido anche nelle prime fasi del cimento termico.Per molti anni queste caratteristiche hanno parzialmente limitato l’utilizzo di questo materiale, imponendo alti costi per la protezione al fuoco, da sommare a quella anticorrosiva, e oggettive difficoltà di realizzazione, soprattutto in caso di strutture molto snelle, in compatimenti in cui era presente un notevole carico di incendio.Negli ultimi anni, soprattutto grazie ad un uso più razionale del calcolo, ad una migliore progettazione, ad una più accurata verifica del comportamento dell’intera struttura e non più del singolo elemento e, soprattutto, all’uso di nuovi e più efficaci protettivi, del tipo vernici intumescenti e intonaci ignifughi, l’acciaio è stato rivalutato anche dal punto di vista della resistenza al fuoco.