Il comportamento del calcestruzzo alle alte temperature è piuttosto complesso e dipende, oltre che dalla compattezza ed omogeneità del getto, dalla composizione del calcestruzzo (rapporto acqua/cemento, tipo e quantità di inerte, tipo di cemento), dalle condizioni di carico ed, infine, dalla forma e dimensione della struttura. Durante l’incendio si innescano articolate trasformazioni nel materiale che inducono diverse conseguenze, sia fisiche (stati tensionali interni dovuti ai differenti coefficienti di dilatazione della pasta cementizia e degli aggregati) sia chimiche (evaporazione dell’acqua, decomposizione dell’ossido di calcio, ecc.) che possono compromettere la resistenza al fuoco della struttura. La decomposizione dei silicati idrati ad alte temperature, unita all’evaporazione dell’acqua, concorre a generare fortissime pressioni interne, soprattutto nei calcestruzzi meno porosi, che inducono il fenomeno dello spalling (cioè del distacco per espulsione e microesplosioni .Con l'ausilio di vernici intumescenti o intonaci ignifughi come protezione passiva al fuoco,i problemi sopracitati si possono modificare notevolmente fino ad arrivare a una resistenza al fuoco .di 120 min con le vernici intumescenti e 240 min. con intonaci ignifughi